Messaggio di Mons. Francesco Oliva Vescovo di Locri per la XXII Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno.
Il Presidente Sergio Mattarella ci ha confermato la sua presenza a Locri il giorno 19 marzo, dove incontrerà le centinaia di familiari delle vittime innocenti delle mafie che arriveranno da ogni parte d'Italia,nella tappa verso la XXII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie che si svolgerà il 21 marzo a Locri e in oltre 4000 luoghi d'Italia.
Trent’anni fa una pallottola vagante della ‘ndrangheta uccideva il professore Giuseppe Rechichi. Nel trentennale di quel tragico giorno, la omunità tutta della città ha voluto rendere omaggio a questa vittima innocente della criminalità organizzata uccisa il 4 marzo del 1987 durante lo svolgimento del suo servizio di vicepreside presso l’istituto Magistrale di Polistena.
Il 21 marzo, primo giorno di Primavera, è ormai per tutti i cittadini onesti la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” .
Centinaia e centinaia di semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici ed amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere.
Il Papa incontrerà il 21 marzo circa 700 familiari delle vittime innocenti delle mafie. L'incontro si terrà alla vigilia della XIX "Giornata della memoria e dell'impegnoin ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che avrà luogo a Latina il 22 marzo.
Chiesa della Trinità
Sabato e prefestivi : ore 20.00
Il vero esilio per gli Ebrei, affermava don Tonino Bello, si ebbe quando essi cominciarono a sopportarlo. Una frase che resettata ad oggi suonerebbe: "L'esilio della coscienza civile di un Paese si ha quando i cittadini cominciano a sopportarlo”. Con un po’ di storia, intelligenza e umanità intendiamo provare, facendo fino in fondo la nostra parte, a dissipare quest’ombra, lasciando nuove tracce. Con in mano e nel cuore il Vangelo di Gesù Cristo e la Costituzione repubblicana del nostro Paese, come comunità cristiana intendiamo impegnarci a condurre una lotta non violenta accanto a chi, immigrato irregolare, indigente, precario, disoccupato, indifeso, muore di troppo lavoro, di poca sicurezza, di assenza di diritti, di mancanza di tutele sociali, di mafia.