Perché i migranti non vengano sommersi dopo le onde del Mediterraneo anche da quelle dell’oblio. Al centro della Festa in onore della Madonna della Catena, riflessione e preghiera per i migranti.
La notizia di un altro gravissimo naufragio, dalle prime testimonianze il più grave mai registrato, in cui sono morte diverse centinaia di migranti nelle acque del Mediterraneo,ha generato nel cuore di credenti e non credenti un grande turbamento e un profondo dolore.
Anche i cristiani della Comunità Parrocchiale Santa Marina Vergine di Polistena impegnati da sempre sul versante dell‘accoglienza dei migranti, hanno accolto la notizia con profondo turbamento e, mentre esprimono innanzitutto il loro profondo cordoglio a tutte le famiglie colpite dall’immane tragedia, si uniscono al coro di tutti coloro che chiedono con forza la mobilitazione della comunità internazionale, spingendola a intervenire con grande senso umanitario, mediante politiche di giustizia e di solidarietà.
Convinti che l‘accoglienza sia un dovere di tutti, un elemento essenziale per costruire una società più giusta, un Paese più solidale, i cristiani della comunità si impegnano ad incoraggiare e a vivere sempre più concretamente l’ospitalità e l’accoglienza con la categoria del fare così come da sempre ci ha insegnato Il Vangelo di Gesù Cristo.
La comunità in tutte le sue componenti intende, altresì,elevare la preghiera a Dio Padre per tutte quelle persone che “cercavano la felicità” sull’altra sponda del Mediterraneo ed invece hanno trovato la morte in mare.
Per una coincidenza,in questi giorni la Comunità parrocchiale si trova a venerare la Vergine Maria sotto il titolo di Madonna della Catena. La tradizione vuole che la Vergine della Catena sia protettrice dei carcerati, dei migranti e delle partorienti. In questo senso, come ogni anno è stato predisposto un triduo di riflessione e di preghiera, che vede al centro , al secondo giorno,Venerdì 24, proprio i migranti.
La gravità della situazione, la nostra fede in Dio Padre, datore di ogni bene e la necessità che questi nostri fratelli non vengano sommersi dopo le onde del Mediterraneo anche da quelle dell’oblio, ci interpellano ancora di più.
Pertanto, oltre al secondo giorno del triduo, si è pensato di dedicare la Messa Solenne, il giorno della Festa, alla preghiera per questa causa.
Invitiamo, pertanto, tutti fedeli, a ritrovarsi Domenica 26 aprile alle ore 19.30 nel piazzale antistante la Chiesa della Catena per venerare, come ogni anno, la Vergine Madre, e per chiedere a Lei che interceda presso il suo Figlio affinchè liberi l’umanità dalle catene dei pregiudizi, dell’odio e dell’egoismo attraverso gesti di vita nuova e di umanità diversa.
Polistena 21 aprile 2015 IL PARROCO ED IL CONSIGLIO PASTORALE