Grazie alla Fondazione con il Sud, il Centro Padre Puglisi si arricchirà di nuove realtà di imprenditoria sociale

Il progetto “Liberamente insieme 2.0, presentato dalla nostra Parrocchia, è stato selezionato positivamente e finanziato con la terza edizione del Bando Beni Confiscati della Fondazione CON IL SUD, quest’anno promosso in collaborazione con la Fondazione Peppino Vismara. Con questo ulteriore finanziamento, il Centro Padre Puglisi si arricchirà di un ristorante-pizzeria basato su una proposta ‘etica e biologica’ e di  un centro culturale e artistico.

Di seguito  l’artico di Attilio Sergio sulla Gazzetta del Sud del 13 giugno 2017

POLISTENA – Il riuso dei beni confiscati nella dimensione di imprenditoria sociale, strumento di impatto nella lotta alle mafie, sul piano culturale, economico e di consenso sui territori. A Polistena sarà avviato il progetto “LiberaMente insieme 2.0” (promosso dalla parrocchia del Duomo guidata da don Pino Demasi, contributo: 500 mila euro) che, nel palazzo di 6 piani del quartiere Catena confiscato ad una cosca locale, permetterà di ampliare la struttura ricettiva già esistente, di aprire un ristorante-pizzeria basato su una proposta “etica e biologica” e un Centro culturale e artistico. Nello stesso immobile, grazie al sostegno della Fondazione CON IL SUD, sono nati il Centro polifunzionale Padre Pino Puglisi, il Centro di aggregazione giovanile “Luigi Marafioti”, l’Ostello “Gianni Laruffa”, con sportelli di ascolto e orientamento per persone in difficoltà, servizi di formazione per l’inserimento lavorativo di immigrati e giovani disoccupati. Il palazzo ospita inoltre al secondo piano il primo Poliambulatorio calabrese di Emergency. Con la 3^ edizione del bando “Beni confiscati” della Fondazione CON IL SUD presieduta da Carlo Borgomeo, quest’anno promosso in collaborazione con la Fondazione Peppino Vismara di Milano presieduta da Paolo Morerio, saranno avviati 17 nuovi progetti per la valorizzazione, soprattutto in chiave economica, dei beni al Sud. Ville, locali, appartamenti e terreni confiscati alle mafie ospiteranno ostelli, ristoranti, agriturismi e sartorie sociali, incubatori di impresa, centri culturali. Le iniziative saranno sostenute con 6,8 milioni di euro. Gli interventi coinvolgono complessivamente oltre 140 organizzazioni, tra associazioni, cooperative sociali e altri soggetti del Terzo settore, enti pubblici, privati e saranno realizzati 6 in Campania, 4 in Calabria, 5 in Sicilia e 2 in Puglia. In Calabria oltre che a Polistena, gli interventi riguarderanno un immobile confiscato a Reggio Calabria all’imprenditore nel settore del gioco d’azzardo Gioacchino Campolo, in cui sarà realizzato il progetto “Soleinsieme Sartoria Sociale” (promosso dalla cooperativa sociale Soleinsieme, contributo: 64.696 mila euro) per il potenziamento delle attività di una sartoria, che prevede di specializzarsi nella lavorazione delle fibre tessili naturali (lana e cotone biologici, canapa e bamboo) e nel riutilizzo di materiali di scarto. Su tre terreni a Cirò Marina, Isola Capo Rizzuto e Cropani – confiscati a Nicodemo Guerra del clan Farao – Marincola di Cirò e alla cosca Arena di Isola Capo Rizzuto – sarà avviato il progetto “I love Calabria” (promosso dall’associazione Amici del Tedesco, contributo: 390 mila euro). Si prevede di realizzare un percorso cicloturistico, un orto botanico e un parco per la sicurezza stradale. A Locri sarà realizzato il progetto “L’ostello Locride e il Turismo Responsabile” (promosso dal Consorzio sociale GOEL, contributo: 450 mila euro). Un immobile confiscato alla cosca dei Cataldo ospiterà un ostello di cinque piani, con 15 camere e ambienti comuni (soggiorno con cucina, sala per attività, lavanderia e ampio terrazzo/solarium). La struttura è nel centro di Locri, abbastanza vicina al mare e alla stazione ferroviaria. Oltre a pacchetti e itinerari ambientali ed enogastronomici, verranno offerti anche percorsi turistici religiosi e legati agli eventi che scandiscono la vita della cittadina

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Il Centro Polifunzionale Padre Pino Puglisi continua a mantenere le proprie porte aperte per la Didattica a Distanza di bambini e ragazzi di tutte le scuole di ogni ordine e grado.

Non lasciamo indietro nessuno.
Offriamo gratuitamente gli spazi sanificati del Centro e l’accompagnamento da parte degli operatori volontari del Servizio Civile Universale.
È così che il Centro traduce in senso pieno la restituzione alla collettività dei beni confiscati alle mafie.
Da beni di pochi al bene per molti.

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la libertà non ha pizzo