Con gli interventi del Parroco, don Pino Demasi, del responsabile del Centro d’aggregazione L. Marafioti, Giuseppe Politanò e dei responsabili dell’Associazione “Città dei Mestieri e delle Professioni”, Enzo Marazzita e Salvatore Tigani, si è dato avvio alla seconda annualità del progetto di Servizio Civile Nazionale “Laboratorio di Legalità”,
presentato dalla nostra Parrocchia Santa Marina Vergine di Polistena in collaborazione con l’Associazione “Città dei Mestieri e delle Professioni” che vedrà impegnati e protagonisti 10 giovani del territorio.
Il Servizio Civile Nazionale è lo strumento che restituisce dignità a quei giovani che, in particolare nelle nostre comunità, spesso sono invisibili e dimenticati. Giovani tra i 18 e i 28 anni impegnati per un anno a servizio del bene comune e delle povertà che purtroppo affliggono i nostri quartieri.
La nostra Parrocchia, che ha fatto suo l’obiettivo di San Giovanni Bosco di formare bravi cristiani ed onesti cittadini, dopo aver ospitato per anni il vecchio servizio civile alternativo al servizio militare, da alcuni anni ha voluto scommettere anche sul nuovo servizio civile, proponendo dei progetti che mirano soprattutto all’educazione alla cittadinanza attiva.
Anche il progetto appena avviato intende intervenire nel settore dell’educazione e promozione culturale, nell’area di intervento dedicata all’educazione ai diritti del cittadino. Esso in modo particolare si propone di educare ad una cultura alternativa a quella mafiosa.
Partendo dall’educazione dei più giovani il progetto intende diffondere in tutta la cittadinanza la conoscenza delle istituzioni democratiche e delle loro regole, il rispetto per le diversità e dei diritti inviolabili di ogni individuo e di ogni popolo, la pratica della cittadinanza attiva.
Infatti, da indagini nel campo sociale ed educativo emerge che sta crescendo, soprattutto nei giovani, la noncuranza e l’indifferenza verso la “cosa pubblica”, la vita associata, la comunità intesa come insieme di individui portatori di diritti e doveri; tutto ciò frutto, in generale, di una non-conoscenza delle regole che guidano il convivere civile, ma nei nostri territori frutto soprattutto della cultura mafiosa che ha imposto le sue regole come regolazione sociale. Da ciò l’individualismo e la frammentazione sociale.
Occorre per questo stimolare riflessioni e prendere coscienza di cosa significa essere cittadini consapevoli e responsabili. Solo attraverso la conoscenza dei diritti e dei doveri degli individui e dei popoli, base della Costituzione, si potrà sperare in un consolidamento della cultura della legalità e della tutela e del rispetto dei diritti.
Il progetto vivrà dell’intensa attività della Parrocchia e si svolgerà presso la sede de “Il Samaritano” e la sede del Centro di Aggregazione Giovanile “Luigi Marafioti” situato all’interno del Centro Polifunzionale Padre Pino Puglisi, bene confiscato alla ‘ndrangheta e restituito alla collettività grazie alla legge 109/96.
Le attività promosse dall’Ente e dai volontari coinvolgeranno l’intera comunità locale, dai più piccoli agli adulti, con l’obiettivo di creare quel “noi” collettivo indispensabile per il cambiamento e per la tutela dei diritti diventati, nei nostri territori, favori o annullati completamente.
Una comunità parrocchiale, dunque, che anche attraverso lo strumento del servizio civile, intende condividere la bellezza del servizio per gli altri e della solidarietà fondata sui fatti e su opere di prossimità verso i più deboli, verso chi vive situazioni di disagio e di sofferenza.