Anche quest’anno, il 19 luglio non è passato inosservato.Testimonianze, laboratori e la tradizionale marcia hanno caratterizzato la giornata. Il racconto della giornata nell’articolo di Attilio Sergio sulla Gazzetta del Sud del 21 luglio
POLISTENA – Prima, alle 16.59, presso la sede dell’Estate Ragazzi, un minuto di silenzio in ricordo della strage di via D’Amelio in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti di scorta. Poi, la marcia silenziosa per le vie principali della città in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, conclusasi in piazza della Repubblica con l’intervento del dott. Ottavio Sferlazza, già Procuratore della Repubblica di Palmi, e del capitano dei carabinieri Gaetano Borgese. Infine, alle 22, sempre in piazza della Repubblica, la tappa nazionale di “Libero Cinema in Libera Terra” con la proiezione del film “Nulla di sbagliato”. E’ stato un 19 luglio ricco di emozioni quello vissuto dalla città di Polistena, sotto lo slogan “30 anni di memoria e impegno”, per volontà dell’associazione “Il Samaritano”, Libera”, il Centro polifunzionale “Padre Pino Puglisi”, la parrocchia del Duomo e l’Estate Ragazzi. Sono stati i giovani, con accanto i loro genitori, i protagonisti della giornata. Hanno ascoltato con attenzione le testimonianze di Marino Cannata, familiare di vittima di mafia, del magistrato Ottavio Sferlazza, del capitano Borgese comandante della compagnia dei carabinieri di Taurianova, del sindaco Michele Tripodi, della preside Emma Sterrantino, ed hanno marciato in silenzio, nonostante il caldo, dietro ad uno striscione con su scritto: “A 30 anni dalle stragi le loro idee camminano sulle nostre gambe”. In piazza i bambini dell’Estate Ragazzi hanno anche ballato sulle note de “I cento passi”. Ma in piazza ospiti e ragazzi hanno dato vita ad un bel gesto simbolico, hanno scritto, con un pennarello, su di un pannello contrassegnato dalla scritta “Mai più stragi”, i tanti, purtroppo troppi, nomi delle vittime innocenti delle mafie. Don Pino Demasi, al termine della marcia silenziosa, nel presentare gli ospiti, ha sottolineato l’importanza di fare memoria di tutte le vittime di mafia. Il sindaco Tripodi ha rimarcato l’importanza di fare rete, partendo dal sapere e dalla conoscenza, per continuare lungo percorsi di legalità. Il capitano dei carabinieri Gaetano Borgese, ha detto ai ragazzi: “Non dobbiamo mai camminare da soli, per sconfiggere la ‘ndrangheta c’è bisogno di un impegno coordinato di tutti”. La preside Emma Sterrantino ha sottolineato l’importanza del Patto educativo tra scuola, istituzioni e famiglie, basato su legalità e giustizia. Ottavio Sferlazza nel ricordare gli anni trascorsi, da allievo, nell’ufficio di Paolo Borsellino, dove ha avuto modo anche di conoscere Rocco Chinnici, ha chiesto ai giovani di togliere il consenso alla ‘ndrangheta, scegliendo sin da subito di stare dalla parte del rispetto delle regole, in quanto rispettare le leggi conviene. “La lotta alla mafia -ha concluso l’ex Procuratore di Palmi- non è solo una questione delle forze dell’ordine, della magistratura e dei sindaci onesti, è una guerra che riguarda tutti, e che possiamo vincere solo con una lotta collettiva, di massa”.
Attilio Sergio