Nella nostra Chiesa parrocchiale un artistico presepe- diorama per coniugare memoria ed impegno

Il presepe, realizzato per la prima volta 800 anni fa da San Francesco d’Assisi, non è solo una bella tradizione che suscita nel cuore stupore e meraviglia: è un Vangelo vivo, è parte “del dolce ed esigente processo di trasmissione della fede”, è il segno che Dio si incarna nella quotidianità della vita ed invita ciascuno a mettersi in cammino. Esso racconta l’amore di Dio che si è fatto bambino per dirci quanto è vicino ad ogni essere umano, in qualunque condizione si trovi.

In questa logica, anche quest’anno, nell’approssimarsi del Santo Natale, in tempi in cui i simboli religiosi vengono spesso trascurati, la nostra Parrocchia ha inteso realizzare nella Chiesa parrocchiale il Presepe, affidandone la realizzazione ad un gruppo di volontari che più che un presepe artistico hanno realizzato un piccolo capolavoro che merita assolutamente di essere visitato per poterne apprezzare la cura dei particolari, la raffinatezza di esecuzione ed il grande messaggio che da esso promana. Il gruppo ha voluto rappresentare la Natività non in un tradizionale presepio ma bensì con un Diorama che ricrea la Piazza più importante e simbolica di Polistena: Piazza della Repubblica (Piazza Vara). Si è voluto ambientare il Diorama e quindi, l’architettura dei Palazzi che la circondano ed i personaggi che la vivono nel Natale del 1946, una data significativa per Polistena e per il nostro Paese. Infatti, il Natale del 1946 è il primo dell’Italia Repubblicana e l’anno della ricostruzione dopo la rovinosa seconda guerra mondiale. Insomma, per Polistena e per l’Italia intera, un Natale carico di inedita speranza, di rinascita e di ricostruzione.  La pavimentazione della piazza, la toponomastica, la capanna allestita ogni anno in occasione del Santo Natale e le quattro palme (da qualche anno andate perse a causa del punteruolo rosso) richiamano, invece, quella che oggi è piazza della Repubblica. Una ricostruzione che unisce il nostro passato al presente. Riscoprire il passato, quindi, ci offre l’opportunità di comprendere quali bisogni ci sono stati negati, chi ci ha protetti o calpestati, quali sofferenze abbiamo superato, ma soprattutto ci permette di ricomporre il puzzle della nostra storia. Una storia che è unica e irripetibile; che appartiene a noi stessi, al nostro territorio e alla nostra cultura. Una storia di un popolo e non di navigatori solitari che pensano di poter far a meno degli altri, una storia intrisa di “santità quotidiana”, intesa come impegno per il bene comune, alla luce del Vangelo e della Costituzione del nostro Paese, una storia che oggi come ieri vuole essere una realizzazione di quella Pace che gli angeli cantarono nella notte di Betlemme. Memoria ed impegno: fare tesoro dell’esperienza passata per vivere il presente ed organizzare il proprio futuro. Il Diorama realizzato non è statico, ma si colloca in una sequenza di immagini e ricordi che permettono appunto a chi l’osserva di cogliere che il nostro passato ha dato tinta al presente e darà direzione al futuro. Un futuro foriero di inaspettati “Doni”, ma soprattutto, in questo tempo segnato da sanguinose e rovinose guerre, del dono della Pace come in quel lontano Natale del 1946.

Hanno realizzato il Presepio – Diorama:

Antonio Baglio, Pino Bertucci, Agostino Borgese, Francesco Ferraro, Nicola Fuda, Giuseppe Fusco, Luigi Giovinazzo, Antonio Grio, Francesco Lumicisi, Andrea Macrì, Maria Pepè, Domenico Sorace, Saro Tropea, Gianluca Versace

 Si ringraziano, inoltre, per la preziosa collaborazione: La Cooperativa ALBA, ATHENA SRL, ARTFLORA, la Gioielleria F.lli Versace, la Confraternita del SS Sacramento, Vanessa Cariati, Fabio D’Agostino, Massimo Franzè, Mariangela Parrilla, Carlo e Ilaria Tripodi e quanti a vario titolo, hanno contribuito alla realizzazione del Presepio- Diorama.

Le statue, realizzate a mano, sono pezzi unici commissionati dalla Parrocchia Santa Marina Vergine di Polistena alla bottega artigiana “Il Faro” di Francesco e Romina Badolato – Tropea (VV). Tutte le statue sono in terracotta e tessuto e rievocano gli anni ‘40 del secolo scorso

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